mercoledì 30 gennaio 2013

No & Sì

Ci sono i giorni No. Quelli che partono male e si concludono anche peggio. Quelli che vorresti trovare sollievo tra le mura domestiche ma poi ti chiedi se per caso hai sbagliato casa. Quelli che vorresti farli finire presto ma poi per qualche strana legge dell'astrofisica durano più del previsto.
E poi per fortuna ci sono anche i giorni Sì. Quelli che magari non sono iniziati benissimo ma che poi si concludono meravigliosamente. Quelli in cui sei felice di non aver sbagliato casa e che vorresti non finissero mai.
Ieri  è stata una giornata Sì. L'inizio non lasciava presagire cose buone, ma per fortuna qualche cosa si è incastrata nel verso giusto e sono sopravvissuta. Ho affrontato il rientro dal lavoro con il timore che fosse un'altra giornata del capriccio d'oro, ma non è stato così.
Ho trovato ad aspettarmi una bimba docile e affettuosa, chiacchierona all'inverosimile, collaborativa come poche volte succede.
Quel settimo senso una volta tanto è rimasto al suo posto ed io mi sono sentita speciale per il solo fatto di essere madre, di Lei, in una somma indefinita di istanti
L'istante in cui con le braccia piene di libri mi ha detto : "andiamo a leggere sul lettone?"
L'istante in cui mi ha detto "grazie mamma" dopo che io le avevo chiesto " ma lo sai che la mamma ti ama immensamente?"
L'istante in cui mi ha abbracciato e mi ha detto "Sì" dopo averle chiesto "Sei felice quando leggiamo insieme?"
L'istante in cui ha appoggiato la sua testolina sulla mia spalla mentre le raccontavo delle marachelle di Pinocchio...
E' negli istanti che si cela la magnificenza della vita, quella luce capace di cambiare il corso di una giornata.


martedì 22 gennaio 2013

R & R


...ovvero Resoconto e Risultati.
Lo so che il post sull'esito del mio tentativo di dieta sarebbe dovuto arrivare giorni fa, ma la testa era occupata da altre cose e non avevo voglia di scrivere questo post.
Perciò chiedo venia ed eccomi qui.
I risultati sono arrivati. Lo scorso lunedì la bilancia mi indicava -1.3 kg. Essenzialmente mi sono sgonfiata da tutti gli eccessi delle feste e ho dato al mio metabolismo la possibilità di lavorare meglio.
Sono stata abbastanza fiscale con la tabella di marcia solo per i primi 4 giorni però, già il quinto ho sgarrato con la cena, ma per fortuna senza contraccolpi di sorta. Nel weekend ho praticamente mangiato tutto anche se in quantità ridotte e mi sono anche auto gratificata con il dolce, perché è bene ricordare che senza gratificazione la dieta è vana: per dimagrire, anche poco, è necessario affrontare tutto con il sorriso, senza fustigazioni e senza farsi venire il senso di colpa per quel cubetto di cioccolato assaggiato dopo una settimana di resistenza alle tentazioni!
La settimana successiva l'ho presa un po' più alla leggera e infatti ieri la bilancia riportava un -200gr. Che onestamente a me va benissimo, considerato che il mio obiettivo era ed è quello dei - 3 kg, e che non ho fretta di raggiungerlo, del resto si sa che il peso perso troppo in fretta altrettanto in fretta ritorna!
Certo se andassi in palestra o facessi qualche altro tipo di attività sportiva sarebbe meglio, ma preferisco fare finta che le passeggiate in pausa pranzo, le scale a piedi e il sollevamento pesi che faccio grazie a mia figlia siano la stessa cosa...
Che ne dite? Ho superato il test?
E voi, avete fatto qualche tentativo simile in queste ultime settimane? Come è andata?

venerdì 18 gennaio 2013

VdL - Ecocucina

"Tutti i libri e i siti di cucina che siete soliti consultare offrono ottimi consigli e ricette su come utilizzare le parti nobili dei prodotti. Questo modo di cucinare genera però una grande quantità di scarti alimentari, come bucce, gambi e foglie, che sono invece commestibili."     L.Casali

Circa un annetto fa ho avuto la fortuna di imbattermi nel blog di Lisa Casali, se non lo conoscete ancora fateci un salto perché ne vale davvero la pena. 
Me ne sono letteralmente innamorata perché è diverso da qualsiasi blog di cucina...parla di risparmio, di azzerare gli sprechi e di ottime ricette, neanche tanto difficili per le mie scarse capacità, insomma perfetto per me! Il suo progetto (blog e libri) è davvero controcorrente rispetto alla nostra economia di mercato, tutta orientata al consumo sfrenato di qualsiasi cosa, cibo compreso, ma di grande attualità se pensiamo alla famigerata crisi economica, che ci sta se non altro insegnando a ridimensionarci un pochino, al movimento della decrescita felice e, cosa che forse mi sta più a cuore, al problema dei rifiuti.
Ma ci pensate a quanta spazzatura si produce in cucina? E non mi riferisco solo ai contenitori, alla plastica e alle varie carta forno, alluminio, etc...parlo proprio degli scarti alimentari, bucce, foglie esterne, semi vari.
Lisa ci insegna trucchi e strategie per sfruttare tutto quello che è sfruttabile degli alimenti, a patto ovviamente che provengano da agricoltura biologica e biodinamica. Leggendo prima il blog e poi spulciando tra le pagine del libro ho trovato tanti spunti interessanti, oltre che delle rivisitazioni di ricette che già preparavano le nostre nonne (come certo saperte, per necessità nei periodi bui si mangiavano anche bucce e baccelli).
Insomma se siete curiose come me e vi va di sperimentare, questo libro ve lo consiglio vivamente.
E siccome mi piace di parlare dell'impatto che i libri hanno sulla mia vita o delle emozioni che portano alla luce, vi racconto del mio esperimento di Ecocucina, in pieno stile Lisa Casali.

Avevo delle bellissime clementine calabresi, non trattate, in grande quantità. Dopo averne regalate un bel po' e mangiate altrettante, mi sono resa conto di non riuscire a consumarle tutte in breve tempo e stavano iniziando a rovinarsi. Come fare per non sprecare nulla? Pensa, pensa, pensa....trovato!

Step 1. Il succo.
Ho iniziato con lo spremere le clementine per preparare dei ghiacciolini da gustare con l'arrivo dei primi caldi. 
Le ho spremute con lo spremiagrumi elettrico e ho messo quasi tutto il succo (ne ho tenuto da parte un bicchierone) negli stampini del ghiaccio. Il giorno dopo ho tolto i ghiacciolini dagli stampi e li ho conservati in una busta.




Step 2. Le bucce.
La spremitura con  lo spremiagrumi elettrico mi ha consentito di ottenere delle bucce perfettamente pulite dalla polpa al loro interno. Le ho prese e riposte sui caloriferi per farle seccare, in modo da ottenere dell'ottima materia prima per tisane, aromatizzare il te o come mi ha suggerito mia madre, farcire i fichi secchi, cosa che probabilmente lascerò fare a lei. 



Ho sfruttato il calore di casa senza accendere il forno. Le bucce si sono seccate in quattro - cinque giorni. Però tenete presente che qui in Terronia noi accendiamo i riscaldamenti solo poche ore, di sera, perciò se vivete in regioni più fredde, probabilmente ci metterete meno tempo.
Una volta seccate, le ho tagliate a pezzetti con la forbice e conservate in un barattolone di vetro. Non vi dico l'aroma che hanno sprigionato...




Step 3. La polpa
Come scrivevo sopra lo spremiagrumi elettrico mi ha permesso di separare bene la polpa dalla buccia delle clementine. Ho ottenuto così uno scarto di spremitura che non mi andava assolutamente di buttare.
Ne ho fatto perciò una marmellata.
Da tutta questa operazione ho raccolto circa 600 gr di polpa, a cui ho aggiunto il bicchierone di spremuta che avevo conservato e ldi zucchero di canna nella proporzione della metà del peso della frutta.
Ho fatto cuocere a fiamma moderata fino a raggiungere la giusta consistenza che trattandosi di agrumi non deve essere troppo densa, altrimenti raffreddandosi "pietrifica".
Come di consueto, ho conservato in barattoli sterilizzati e fatto raffreddare a testa in giù per creare il sottovuoto.




Allora? Che ne dite del mio esperimento di Ecocucina? Vi ho convinto a leggere il libro?




Lo sapevate che utilizzando le parti dei cibi che siamo abituati a scartare è possibile risparmiare anche il 20% sulla spesa? Il comune modo di cucinare genera una grande quantità di scarti alimentari: si eliminano bucce, foglie, gambi che non solo sono commestibili, ma spesso sono anche più saporiti e ricchi di nutrienti delle parti considerate "nobili". Grazie a questo libro scoprirete come ottenere il massimo, in termini di gusto e di risparmio, da scarti e avanzi, e imparerete a utilizzare metodi di cottura che vi faranno risparmiare tempo ed energia: stupirete i vostri ospiti con piatti da gourmet e farete, allo stesso tempo, un regalo a voi stessi e all'ambiente. Prefazioni di Maurizio Pallante e Andrea Segrè. 
Con questo post partecipo al Venerdì Del Libro di HomeMadeMamma 

lunedì 14 gennaio 2013

Le Vite Degli Altri

Oggi è lunedì e avrei dovuto scrivere di dieta e risultati..., ma nei giorni scorsi ho ricevuto una notizia che mi ha lasciato a dir poco perplessa e sulla quale sto rimuginando e rimuginando e rimuginando ancora...quindi l'argomento è rinviato (pazienta Rachele e ti dirò!).
Il matrimonio di una mia amica sembra finito, suo marito all'improvviso è andato via da casa dicendole che non l'amava più e che aveva bisogno di tempo per riflettere. Nessun segnale di crisi precedentemente, niente che potesse lasciar presagire una imminente separazione.
L'amore finisce, succede e nessuno può nascondere la testa sotto terra. Capita. Ma resta il fatto che la cosa mi  ha sconvolto e non solo per l'affetto che nutro per queste persone.
Ai miei occhi la loro era una bellissima famiglia, una coppia simpatica, affiatata, una tranquilla vita familiare e una vita sociale da fare invidia a tutti i neo genitori (anche loro lo sono). Spesso li ho ammirati e benevolmente invidiati...ma come ha scritto ieri Chiara, le vite degli altri viste dal di fuori sembrano sempre migliori delle nostre.
Era apparenza? Era vita reale? Era un copione recitato da bravi attori? Non lo so...e non sto qui a dissertare sul perché e sul per come sia potuto accadere, anche se mi piacerebbe capire...ma non serve e dall'esterno non è neanche giusto. Molte mie convinzioni però sono crollate e questo shock mi serve oggi per guardare meglio dentro la mia vita, per cogliere quelle mille sfumature che rendono la mia famiglia non "migliore o peggiore di", ma unica e speciale.





venerdì 11 gennaio 2013

VdL - Me Lo Leggi?

"(...) l'esempio e le passioni che ci vengono trasmesse nell'infanzia sono semi che hanno forti probabilità di germogliare e portare buoni frutti."
Giorgia Cozza

Sono cresciuta in una famiglia alla quale i libri non sono mai mancati. Mia madre è sempre stata una lettrice compulsiva, mio padre invece un lettore occasionale, ma pur sempre un lettore.
Quello tra me e i libri non è stato però amore a prima vista. Pur essendo in fondo in fondo una persona abbastanza accondiscendente, non ho mai sopportato le imposizioni e neanche i libri che mia madre mi proponeva.
Ne cito giusto un paio per rendere l'idea..."Cuore", "Senza Famiglia" e altri del genere triste-drammatico che personalmente ritengo non adatti ad una ragazzina di età compresa tra i sette e i nove anni.
Certo all'epoca non esistevano in commercio tutti i titoli disponibili oggi ma mia madre ci metteva del suo perchè pretendeva che leggessi prima quelli presenti nella nostra biblioteca familiare per poi comprarne altri.
E quindi io snobbavo un po' i libri e preferivo i fumetti, i libri divulgativi pieni di illustrazioni, e anche le enciclopedie, e poi conoscevo a menadito tutta la collana de "I Quindici" che conservo ancora.
Negli anni le cose sono cambiate...quando nella mia prima adolescenza sono stata più libera di scegliere e spulciare tra i libri di casa ho iniziato a provare davvero interesse per i libri e di conseguenza anche i vecchi classici di mia madre si sono visti frequentatori del mio comodino.
Ho amato " Ventimila Leghe Sotto I Mari" e lo considero ancora oggi uno dei più bei libri mai letti, " I Miserabili" e la vita di "Cristoforo Colombo" mi hanno fatto appassionare alla storia...
E così pian pianino sono diventata anche io una lettrice, compulsiva in alcuni periodi, molto meno in altri, a volte prediligo testi impegnati, altre volte desidero solo letture leggere, in ogni caso i libri sono per me indispensabili, e questo è stato sicuramente merito di mia madre, che pur avendo sbagliato l'approccio mi ha comunque dato l'esempio e non mi ha fatto mai mancare la materia prima, con la speranza che prima o poi la potessi finalmente sfruttare.
Oggi il più delle volte sono io che le passo i libri più nuovi, mentre da lei attingo per i testi non più in stampa e ogni volta che torno da casa sua la nostra libreria si arricchisce di libri per noi e talvolta anche per Siria, perché anche io non perdo mai occasione di trasmetterle questo amore, magari l'approccio è diverso, ma la sostanza non cambia.
Buona lettura!


Me Lo Leggi - di Giorgia Cozza.
Fiabe, storie e filastrocche. Lette e rilette decine e decine di volte o inventate lì per lì. Cantate, raccontate, sognate. Con la voce e con il cuore, per raccontare al nostro bambino la storia più importante, la storia del nostro amore per lui. Cosa sente il bimbo nel pancione? Perché è importante leggere e raccontare storie sin dai primi mesi di vita? Possiamo favorire l'amore per la lettura in età scolare? C'è ancora spazio per le fiabe classiche? Le informazioni scientifiche, gli approfondimenti di vari esperti (pediatri, psicologi, pedagogisti) e i suggerimenti pratici proposti in questo libro offrono una risposta a tutti questi interrogativi. Le testimonianze di numerosi genitori raccontano l'importanza delle storie per una crescita serena e felice. Perché quando il genitore legge o racconta, quella che si crea è una situazione di intenso benessere. Il bimbo assapora la storia narrata e, ancor di più, l'attenzione esclusiva che gli viene riservata. Fiabe e racconti lo aiutano a comprendere meglio la realtà che lo circonda, ma anche i suoi stessi sentimenti, le sue emozioni e le sue paure.

Con questo post partecipo al Venerdì Del Libro di HomeMadeMamma 

lunedì 7 gennaio 2013

Da Lunedì...

Alzi la mano chi non ha mai utilizzato l'espressione "da lunedì" per esprimere un proposito da mettere in atto prima o poi. Non ne vedo molte di manine alzate...
Ecco. Io sono una di quelle persone che questa espressione la usa spesso. Troppo spesso.
Da lunedì dedico un pò di tempo a sistemare gli armadi.
Da lunedì mi sveglio ogni mattina alle sei e vado a correre.
Da lunedì inizio a mettere a posto nei cassetti della vergogna.
Da lunedì....etc etc etc.
I risultati? Soprassediamo, per favore.
Però stavolta mi sono impegnata eh?! Da lunedì inizio la dieta, cioè da oggi. Sono riuscita a fare una colazione leggera e salutare e ho intenzione di continuare con un regime detox fino a venerdì, per dare uno scossone al mio metabolismo, rimettermi in riga e perdere il rotolino che staziona sul mio addome da qualche settimana, ops, volevo dire mese!
Non sarà difficilissimo, ci sono già riuscita una volta per smaltire i chili post-gravidanza e piano pianino, in 6 mesi ho perso 8 kg tondi tondi.
Ma non sarà neanche una passeggiata di salute visto che da smaltire c'è poco, un paio di chiletti al massimo, e che pertanto non sono troppo motivata.
Cmq io ci provo e tra una settimana farò un resoconto di come è andata.
Nel frattempo beccatevi il mio programmino alimentare per i prossimi 5 giorni:

  • Colazione: un solo caffè (di solito sono due a casa e uno in ufficio), 2 fette biscottate con marmellata
  • Spuntino: un frutto
  • Pranzo: 80 gr di riso in bianco o condito con tonno al naturale, 1 frutto
  • Spuntino: un frutto
  • Cena: verdure in tutte le salse, niente carboidrati, niente formaggi (questo è per me una tortura!), bistecchina alla piastra o pesce in bianco.
  • Acqua e tè verde a volontà (senza zucchero).
  • Poco olio e se possibile niente sale.
Tutto questo ripeto per soli 5 giorni per risvegliare il metabolismo dal torpore degli ultimi mesi e disintossicarmi un po'. E dopo?
Se riuscirò a rispettare questo breve regime ferreo, "da lunedì" riprenderò a mangiare tutto con moderazione, evitando grassi e carboidrati  nelle ore serali, limitando i condimenti e gli alcolici e concedendomi sfizi dolci e salati solo nel weekend.
Posso farcela? Ne riparliamo il prossimo lunedì.


giovedì 3 gennaio 2013

Di Calze e Nuove Tradizioni

Nella mia famiglia d'origine non c'è mai stata la tradizione di scambiarsi la Calza della Befana pertanto io e mia sorella non ne abbiamo mai ricevute, almeno questo è ciò che ricordo (sono sicura che se lo faccio presente a mia madre lei dirà che le mie sono solo elucubrazioni di una figlia smemorata e ingrata!).
Cmq, la cosa non ci ha lasciato traumi di alcun tipo ;-) e la prima calza che ricordo di aver ricevuto è arrivata dal marito quando ancora eravamo fidanzatini tutti coccole e bacetti! Ovviamente in quel contesto ho deciso che nella nostra famiglia avremmo introdotto questa tradizione.
Non sempre l'abbiamo rispettata ma si sa, i bimbi fanno miracoli e così da quando Siria è tra noi quello della preparazione della sua calza è diventato un rituale irrinunciabile.
Quando lei aveva solo pochi mesi ho chiesto a mia madre di prepararle una calza personalizzata da riutilizzare nel tempo, mi piace l'idea di riempire sempre la stessa e di adeguarne il contenuto agli anni che passano e alle esigenze che mutano.
E così eccoci arrivati al consueto appuntamento del riempimento...
Come al solito pochi dolciumi, solo qualche caramella morbida alla frutta, che in questo periodo lei gradisce.
Poi troverà le marionette a dita degli animali (prese da Ikea), a completamento della sua collezione e una confezione di formine per Pongo che dopo un lungo cercare ho trovato finalmente in libreria (sempre siano lodate le librerie!).



Il pongo lo avevo già preparato nei giorni precedenti il Natale per farla giocare con il cuginetto. La ricetta è stra-conosciuta sul web e ce ne sono diverse versioni che si differenziano l'una dall'altra per delle sciocchezze.
In ogni caso, per amor di completezza vi riporto la ricetta che mi è stata donata da mia cognata, che poi è quella che utilizza con le sue colleghe educatrici, per i bimbi della scuola dell'infanzia in cui lavora.

Pongo Fai da Noi
Ingredienti:
1 bicchiere di sale
1 bicchiere d'acqua
1 bustina di vanillina
2 cucchiai di olio
1 bustina di cremor tartaro
1 bicchiere di farina
1 fialetta di colorante alimentare da diluire nel bicchiere d'acqua

Mettere in un pentolino tutti gli ingredienti e cuocere mescolando a fiamma bassa fino a quando "il pastocchio" acquisisce una consistenza morbida (ci vogliono davvero pochi minuti). Far raffreddare e giocare!
P.S. Io lo conservo nei contenitori per alimenti e si mantiene morbido anche per un paio di mesi, senza necessità di conservarlo in frigo.
P.P.S. Per chi come me non ne avesse mai sentito parlare prima, il cremor tartaro  è un agente lievitante che trovate al supermercato negli scaffali degli articoli per dolci.





E voi? Preparate le calze per i vostri cari? Come le riempite?
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