martedì 13 maggio 2014

Privilegi

Ho trascorso una notte insonne e stavolta non è stata la rinite allergica a darmi fastidio, ma una brutta notizia ricevuta a tarda sera che ha oscurato tutti i miei pensieri.
Una mia cara amica ha perso la sua bimba all'ottavo mese di gravidanza per una "svista" del medico che la stava seguendo.
Uno strazio.
Abbiamo parlato al telefono fino a tardi, ho ascoltato con orrore tutto il racconto di ciò che era accaduto, incapace di dire altro se non "mi dispiace".
Sono entrata in camera e  ho guardato la mia piccola dormire e le ho dato un bacio stringendole la manina. Ho pensato a quanto siamo state vicine a quella stessa svista e a quanto siamo state fortunate.
Ho pensato a passeggini inutilizzati e corredini chiusi nelle scatole, abitini che non saranno indossati, cuori a brandelli e interrogativi continui.
Ho pensato ai privilegi dell'essere madre: il primo sguardo, il primo sorriso, il primo bagnetto, la prima pappa, le prime parole, il primo dentino, i primi passi. Tutta la quotidianità fatta di nottatacce, stanchezza infinita, rigurgiti, coliche e febbre alta. Tutti i capricci, quei momenti che sembrano ingestibili, quelle giornate che vorresti essere sola nell'universo e speri finiscano presto, il disordine cronico e i pianti continui. Ma anche i giochi, le feste, le scoperte continue, le millemila domande, i cartoni animati e i libri illustrati.
Sono una PRIVILEGIATA. Non voglio dimenticarlo mai.
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