venerdì 29 novembre 2013

Il Presepe Dell'Avvento

...questo lo dici perché vuoi fare il giovane moderno che non ci piace il Presepio… il superuomo. Il Presepio che è una cosa commovente, che piace a tutti quanti… 
                                                                                               Lucariello - Natale in Casa Cupiello

C'è una cosa qui in Campania che è culturalmente imprescindibile dal concetto stesso del Natale: il Presepe.
All'approssimarsi del mese di dicembre è tutto un fiorire di esposizioni, inaugurazioni, pubblicazioni...premiazioni di Maestri e cerimoniali, oltre ovviamente alla vetrine che si riempiono di capolavori ma anche di paccottiglia e ammennicoli vari per gli amanti del fai da te.
Quest'anno ho deciso di cimentarmi anche io con la famosa arte presepiale e ho pensato di creare per la mia piccina un Presepe dell'Avvento.
Sono partita dalla considerazione primaria che quest'anno Babbo Natale sarà particolarmente generoso,  e che pertanto giochi, giochini e sorpresine sarebbe stato meglio evitarli, e poi, come lo scorso anno, ho pensato ad un calendario dell'Avvento che ci permettesse di costruire qualcosa che resterà a farci compagnia nel tempo.
Nel solito pannello con le tasche che aveva comprato mia madre, Siria questa volta troverà ogni giorno un personaggio o un elemento del presepe che ci servirà a completare la piccola scenografia che ho allestito in tutta fretta, sfruttando dieci minuti di un suo "ormai raro" pisolino pomeridiano. Per questo motivo non ho fatto foto durante l'allestimento ma il lavoro è talmente semplice che se avete una buona manualità e un pizzico di fantasia potrete realizzarlo certamente meglio di quello che ho fatto io.



Ho usato una pirofila da forno in coccio che si era lesionata e perciò non più utilizzabile in cucina (in realtà avrei voluto farne una composizione di piante grasse, ma questa è un'altra storia), del muschio secco, mezzo foglio di carta effetto montagna, pezzettini di corteccia, una piccola capanna e una casetta, sassolini e ovviamente la fondamentale colla a caldo.
Il lavoro è piuttosto semplice, tutto sta ad assemblare i vari elementi cercando di sfruttare al meglio il poco spazio a disposizione. Io sono partita dalla carta per le montagne che ho modellato e fissato al fondo con del nastro adesivo trasparente. Poi ho ricoperto con il muschio secco, ho posizionato la capanna e la casetta e fatto tutto un lavoro di fissaggio con la colla a caldo, infine ho creato il vialetto con i sassolini.



Tutto qui. A partire dal primo dicembre la scena si arricchirà di pastorelli, animaletti da cortile, alberelli, secchi e anfore, mentre negli ultimi giorni appariranno i personaggi della natività.
Quando sarà il momento di sgomberare fisserò i vari soggetti con la colla e conserverò il nostro presepino già pronto per il prossimo anno!
Ovviamente, ho pensato anche ad un libro che racconti la storia del Natale e che in verità stiamo leggendo  già da un po' di giorni...



Che dite, siamo pronti al Natale?

martedì 19 novembre 2013

Avida - Cose belle #9

Sono avida. 
Sono avida di sole. Non posso farne a meno.
Mi basta uscire in balcone, in una qualunque domenica mattina di novembre, e restarmene lì a crogiolarmi, ancora in pigiama e con i capelli arruffati, per sentirmi bene.






La luce che entra nelle stanze attraverso le tende, i panni che finalmente si asciugano, il cielo terso, le montagne di fronte casa...mi sembra tutto così meraviglioso con il sole.
Ci sono giorni come oggi, in cui nulla lasciava presagire che sarebbe tornato, eppure...intorno alle due, complice il vento, ha iniziato a far capolino, dapprima timidamente, poi in tutto il suo splendore. E' durato poco, giusto il tempo di prendere un caffè all'aperto e godere dell'aria che diventa lentamente frizzantina.





Sono metereopatica? Forse. In realtà non ho mai pensato di esserlo, ma mi rendo conto che basta che ci sia il sole per guardare il mondo con le lenti rosa.
Con il sole i miei pensieri si schiariscono, la massa informe e contorta che mi occupa ultimamente il cervello si dirada come nebbia.
Mi sembra di riprendere a respirare e mi sento migliore.
Il sole mi rende disponibile, malleabile, paziente.
Me ne bastano poche ore per caricare le batterie. Sono come un congegno ad energia solare, mi espongo e mi ricarico, figo no?!

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