martedì 9 settembre 2014

Cosa non dare da mangiare a un gatto

In questi pochi anni di vita blogghesca, per puro diletto, mi sono presa la briga di annotare di tanto in tanto le c.d. "origini del traffico" vale a dire le parole "googolate" che hanno portato gli utenti in casa MotoPerpetuo.
Ne son venute fuori cose simpatiche e originali, a volte talmente tanto originali da non riuscire a trovare il nesso, l'associazione, l'algoritmo che ha utilizzato Google per collegare le ricerche a me...
Prendete il titolo di questo post: cosa non dare da mangiare a un gatto è stata la mia prima annotazione. Non avendo in casa animali (ad eccezione di alcuni giorni quando mia figlia prende le sembianze di una scimmia dispettosa ;-p) mi viene difficile comprendere come il malcapitato utente abbia potuto soddisfare la sua curiosità o preoccupazione verso il suo micetto su questo blog.
Poi ci sono le voci di stampo sentimentale - poetico (?) del tipo "sei il mio moto perpetuo ma io sono felice", "dopo un anno sono ancora qui a scriverti", "l'anima sanguina", "quando dormi sorridi", "sei nei sogni miei", della serie devo scrivere una lettera d'amore e non so che pesci prendere. Povera o povero destinatario, chissà quale risultato!
Poi c'è tutta la serie di ricerche dedicate alla cara amica dei bambini Peppa Pig, e ne segnalo solo una, magari riuscite a risolvermi un dubbio: chi è Peppe Pig? Il fratello segreto di Peppa?
Qualcuno sperava di trovare notizie sul "vulcano più alto del mondo", o sulle "spiagge assolate di Napoli", altri volevano informazioni sulla "riserva naturale bocche di po" o su itinerari di "passeggiate in val pusteria".
Spiacente, non posso esservi utile, ma appena sarà possibile e mi sarò documentata bene, anche con gite sul posto, scriverò un resoconto dettagliato.
Dulcis in fundo meritano una segnalazione le ricerche di stampo hard, da quelle più soft del tipo "il forte desiderio", "averti per sempre", "tramonto al cioccolato fondente", "emozioni sotto il tavolo", che mi fanno credere che qualcuno stia cercando di scrivere una nuova serie simil 50 sfumature, fino a quelle quasi pornografiche che non riporto per rispetto di chi legge ma che avevano ad oggetto sempre  e solo donne nude.
Come sia possibile che ricerche di stampo hard core abbiano condotto qui sul mio blog è il mistero più misterioso di tutti, resta il fatto che se alcune frasi mi fanno sorridere queste mi lasciano un po' di inquietitudine...
E voi, che sorprese avete trovato tra le statistiche?





giovedì 4 settembre 2014

Di Polvere e Ragnatele

Aprire una porta rimasta chiusa per tanto tempo non è mai cosa semplice o divertente. Se non si è formata la ruggine intorno alla serratura si è comunque creata una buona dose di polvere e i ragni hanno messo dimora.
Un po' quello che è successo qui sul blog.
Dopo l'ultimo post un tantino triste sono quasi completamente scomparsa dal web e no, le due cose non sono collegate. Semplicemente non avevo più voglia di scrivere e condividere i miei pensieri (non che prima lo facessi con tanta frequenza o costanza) oppure se anche mi sentivo ispirata, mancava la concreta possibilità o una tastiera a disposizione per buttar giù due righe. Insomma, passato il momento...ci siamo capite, vero?
Ho riflettuto tanto in questi mesi sull'opportunità di tenere aperto ancora il blog. E non sono giunta ad alcuna conclusione. Di certo c'è il fatto che il web senza la mia presenza sopravvive di sicuro dato che non ho scoperto la formula della felicità o l'elisir della eterna giovinezza. Considerata poi la mia incostanza e la mia presenza a saltelli non posso dire, ahimè, di aver intessuto chissà quale fitta rete di relazioni virtuali, con un paio di eccezioni che non vorrei mai si perdessero.
Pertanto il quesito resta: che ci sto a fare qui? Perché scrivo? Non voglio prendermi in giro e tanto meno desidero farlo con i due o tre lettori che saranno rimasti: non scrivo solo per me stessa. Se così fosse comprerei un bel diario per raccogliere i pensieri e stop. Ho iniziato a scrivere questo blog per vincere la solitudine che vivevo in un periodo un po' delicato e come a tutte credo sia successo, ho provato una immensa emozione a leggere il primo commento ricevuto. Devo molto alla rete, dalle opportunità di confronto sulle tematiche più disparate, agli stimoli importanti che mi hanno smosso in più occasioni, al non sentirmi sola di fronte ai problemi, e forse è questo senso di gratitudine che mi frena dal mettere la parola fine all'esperienza del blog.
Perciò ringrazio tutte le persone che in questi anni sono passate a leggere e hanno lasciato un commento, chi mi ha scritto una mail,  chi mi ha risposto,  chi mi ha coinvolto nelle sue iniziative, chi è stato silenzioso ma c'è stato, chi mi ha accolto nel suo blog, insomma tutti.
Proverò a riprendere in mano le redini di questo posto e chi vivrà vedrà.
A presto,
Verdiana


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