"Nei tempi in cui viviamo, nell'era della globalizzazione le comunicazioni sono più semplici e veloci,solo le montagne non s'incontrano mai. Gli esseri umani oggi possono farlo.
Se c'è la volontà, c'è anche una possibilità."
Ho comprato il libro in versione digitale (ebbene sì, mi sono convertita al kindle) incuriosita dal titolo e dall'autrice, Laura Boldrini, attuale Presidente della Camera. Avevo voglia di leggere di questa esperienza che nulla aveva a che vedere con il suo incarico politico, e tutto sommato non sono rimasta delusa.
Il libro racconta la storia vera di una ragazza somala a seguito del trasferimento dell'ospedale da campo italiano in cui era ricoverata, nel quale era stata portata gravemente ammalata dal padre, che però non era più stato in grado di raggiungerla.
Il libro racconta la storia vera di una ragazza somala a seguito del trasferimento dell'ospedale da campo italiano in cui era ricoverata, nel quale era stata portata gravemente ammalata dal padre, che però non era più stato in grado di raggiungerla.
Una storia di amore e di ricerca.
L'amore di un padre, Mahad, che pur non avendo notizie della figlia non si arrende e non potendo lasciare il campo da rifugiati in cui è costretto a vivere, parla della figlia ad ogni volontario umanitario italiano che giunge nel suo campo, convinto che Murayo sia ancora viva e che gli italiani non l’avrebbero mai abbandonata per strada e senza cure.
L'amore di un padre che trova finalmente la serenità quando riabbraccia la sua bambina e vede che è stata cresciuta nel migliore dei modi, ringraziando il maresciallo italiano che l'aveva accolta con sé per averle dato una nuova famiglia ed un futuro.
La ricerca di Murayo che parte per il viaggio più importante della sua vita, quello per ritrovare il padre naturale, per capire il perché del suo abbandono. Un uomo per sentirsi davvero libero deve necessariamente conoscere le sue radici e forse Murayo ancora non sa che in quel viaggio ritroverà se stessa, e sarà libera così di andare avanti per il suo cammino.
Con questo post partecipo al Venerdì Del Libro di HomeMadeMamma
Mi è piaciuta la tua recensione, inserisco il libro nella mia wish list!
RispondiEliminaSembra molto interessante!
RispondiEliminaE' scritto anche bene?
Non so mai cosa aspettarmi dai politici che si mettono a scrivere!
Lo stile narrativo non è la punta di diamante di questo libro, a mio parere, però la storia è bella e merita soprattutto perché vera.
EliminaAvrei fatto la stessa domanda perchè non son riuscita a capire se ti sia piaciuta solo la storia o anche come è stata scritta, ora mi è chiaro.
EliminaSapevo che la Boldrini avesse scritto qualche cosa ma non sapevo cosa... ora lo so!
RispondiEliminaFelice di esserti stata in qualche modo di aiuto!
EliminaUna bella storia :-)
RispondiEliminaIo continuo a leggere libri cartacei ma chissà... prima o poi...
Capisco...ci ho messo un bel po' prima di cedere alle lusinghe della lettura su kindle e presto lo racconterò qui sul blog. Da quel poco che ho sperimentato posso dirti che nulla toglie al piacere della lettura e che carta e digitale possono tranquillamente convivere.
Eliminadi soliti diffido di politici/attori/sportivi etc che si danno alla scrittura.
RispondiEliminama in qualche caso vale la pena fare un'eccezione (il titolo è molto bello!)
grazie per la dritta
Ma ti pare! Generalmente diffido anche io, ma stavolta ho ceduto. In effetti si tratta di un'esperienza che la Boldrini ha vissuto nel suo ruolo di Commissario dell'UNHCR, quindi non ha nulla a che vedere con il suo attuale incarico istituzionale. Diciamo che ho voluto considerare questo libro come un mezzo per conoscerla meglio.
EliminaGrazie del consiglio! Sicuramente lei prima del suo attuale ruolo, ha potuto lavorare in realtà importanti dal punto di vista umanitario, quindi credo comunque sia una persona sensibile per raccontare una storia di questo tipo :) cercherò di leggerlo, m'incuriosisce!
EliminaMa ti pare! E' sempre un piacere condividere pensieri ed emozioni. Grazie a te di aver apprezzato!
EliminaCarissima Verdiana, il tuo racconto della vicenda mi ha emozionato. Grazie.
RispondiEliminaPrendo appunti!
Buon we,
a presto!
:-))
Grazie Anna, mi fa piacere sapere di averti regalato un'emozione! Buon we anche a te!
EliminaNon sapevo che la Boldrini scrivesse libri...sembra una storia molto intensa!!
RispondiEliminaSicuramente una storia che fa riflettere molto, spalanca una porta su una situazione umanitaria difficile e permette anche di guardare le cose da una ulteriore diversa prospettiva, quella del rapporto genitore-figlio.
Eliminaoggi mi commuovo troppo, ho già letto un paio di libri che mi farebbero usare tanti fazzoletti
RispondiEliminaCommuoversi è da persone sensibili! Benvenuta!
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