Quella appena trascorsa è stata una settimana decisamente carica di pensieri ed emozioni.
L'inizio non è stato proprio entusiasmante. Ho vissuto sentimenti contrastanti, fortemente contrastanti.
Energia e determinazione sul lavoro, per riuscire ad onorare gli impegni prefissati, estrema stanchezza a casa e in famiglia. Stanchezza fisica (quella ormai si è cronicizzata), stanchezza rispetto a determinati atteggiamenti di mio marito, stanchezza rispetto alle problematiche di appetito di mia figlia. E se al lavoro mi sono sentita forte come un leone e forte del mio ruolo, orgogliosa del mio operato e di come ho gestito il tempo, a casa mi sono sentita un disastro, incapace come moglie, come mamma, come donna.
Energia e determinazione sul lavoro, per riuscire ad onorare gli impegni prefissati, estrema stanchezza a casa e in famiglia. Stanchezza fisica (quella ormai si è cronicizzata), stanchezza rispetto a determinati atteggiamenti di mio marito, stanchezza rispetto alle problematiche di appetito di mia figlia. E se al lavoro mi sono sentita forte come un leone e forte del mio ruolo, orgogliosa del mio operato e di come ho gestito il tempo, a casa mi sono sentita un disastro, incapace come moglie, come mamma, come donna.
Incapace di farmi rispettare e aiutare da mio marito, incapace di prendermi cura di me stessa e incapace di gestire mia figlia, in bilico tra l'inadeguatezza e il senso di colpa per i miei atteggiamenti puramente egoistici.
Il senso di inadeguatezza me lo porto dietro da quando la piccola è nata...per un mese ho provato ad allattare al seno senza ottenere risultati lontanamente accettabili, mi sono sentita inferiore come madre per non essere riuscita a compiere qst grande atto d'amore ed è come se a questo fattore attribuissi in maniera più o meno consapevole la causa dei capricci alimentari di Siria...
...Siria che per molti mesi ha rifiutato il latte e lo prendeva solo dormendo, che vuole mangiare sempre le stesse cose, che non vuole la frutta, che rifiuta a prescindere i sapori nuovi...
Di fronte alle solite storie all'ora di cena, qualche sera fa ho sbottato, lei ha pianto ed io mi sono sentita tremendamente egoista...
...perchè tirando le somme è una bambina sana e serena che cresce bene nonostante le fatiche di Ercole per farla mangiare...perchè sclerando non stavo accettando il fatto che mia figlia ha un suo carattere, una sua personalità che è altra da come sono io e da come vorrei che lei fosse e che sono io a dovermi adattare alle sue esigenze e non lei alle mie... perchè lei mi sta insegnando tanto e io a volte sono troppo presa da altro per accorgermene...
Fortunatamente i giorni trascorsi a casa mi hanno fatto comprendere che quello di cui avevo bisogno era solo TEMPO.
Tempo per metabolizzare qst emozioni, comprenderle e trasformarle...
...tempo per riposare, tempo da dedicare a me stessa, tempo per noi tre soli per ritrovarci un pò senza distrazioni...
...tempo da dedicare alla casa, fare il bucato e godere del profumo dei panni puliti stesi al sole...
...tempo per preparare il tè freddo da sorseggiare nei momenti di calore pomeridiano...
...veder crescere nel forno un dolce per la colazione...
....tempo per ritrovare il sorriso...
...e stare bene...PER DAVVERO!