Le lumache che vivono nel prato chiamato Paese del Dente di Leone, sotto la frondosa pianta del calicanto, sono abituate a condurre una vita lenta e silenziosa, a nascondersi dallo sguardo avido degli altri animali, e a chiamarsi tra loro semplicemente "lumaca". Una di loro, però, trova ingiusto non avere un nome, e soprattutto è curiosa di scoprire le ragioni della lentezza. Per questo, nonostante la disapprovazione delle compagne, intraprende un viaggio che la porterà a conoscere un gufo malinconico e una saggia tartaruga, a comprendere il valore della memoria e la vera natura del coraggio, e a guidare le compagne in un'avventura ardita verso la libertà.
Della lumaca non ho le caratteristiche, decisamente no. Del resto se il mio nick é MotoPerpetuo chi potete aspettare di trovare? Una persona placida e tranquilla?!?
Tutt'altro, io sono quella che solitamente diventa insofferente con le persone lente e troppo calme anche se sotto sotto vorrei essere così, o almeno far mie alcune delle loro caratteristiche.
Negli ultimi anni però ho cercato di pormi un freno e, udite udite, ho scoperto che la lentezza è una cosa meravigliosa.
Rallentare ogni tanto mi ha consentito di guardarmi meglio dentro, di osservare la scia che le mie azioni stava lasciando, di guardare con maggior lucidità le cose che mi hanno provocato sofferenza e cercare piano di archiviarle come passate.
La lentezza che sempre avevo criticato ha assunto ai miei occhi un valore aggiunto, inizia a diventare un pregio: la lentezza è la capacità di soffermarsi sulle meraviglie del mondo, la capacità di dare alla vita una seconda possibilità, la capacità di trovare il coraggio di liberarsi di tutte le zavorre che inevitabilmente ci portiamo sulle spalle.
Questo libro è una favola semplice, che tocca il cuore e le sue corde più profonde.
Con questo post partecipo al Venerdì Del Libro di HomeMadeMamma
Oggi nel mio classico giro in libreria mi sono imbattuta in una pila altissima di questi libri... Personalmente ne ho sentito tanto parlare ma non l'ho mai avuto tra le mani, ancora.
RispondiEliminaA me ha toccato molto. Certamente quello che le letture trasmettono è molto soggettivo...
EliminaLe tue immagini: sempre bellissime.
RispondiEliminaBabbo Natale ci ha regalato la trilogia di Sepulveda.
Abbiamo finito proprio stasera la Gabbianella e il Gatto ...... stupendissimo e delicatissimo.
Non vedo l'ora di procedere e pure il mio bimbo.
La storia che proponi tu è la terza.